martedì 17 marzo 2020

Quando il corona virus cesserà, l'universalità degli interrogativi aperti

   Riconosciamo che nel campeggiare tuttora inarrestabile del diffondersi del Corona virus, i cittadini italiani, in generale, appaiono attenersi ad un comportamento disciplinato e convinto.

   L'immedesimazione nella finalità del Governo, la riduzione al minimo dei fattori di rischio del diffondersi della letale minaccia, appare praticamente operante in tutto il territorio nazionale.

   Non se ne può naturalmente desumere il costante sussistere di tale disciplina, ove l'esperimento in corso non sapesse offrire, in tempi non lunghi, prospettive concrete per l'arresto del contagio della malattia.

   Tuttavia, quale che sia il momento di tale ipotesi, non sarà dimenticato che, nella storia del nostro    Risorgimento nazionale, non si ricordano altre circostanze (guerre a parte) in cui la richiesta di un notevolissimo sacrificio - la limitazione dell'autonomia personale - risultasse altrettanto immediatamente ed autenticamente corrisposta.
 
   Se è legittimo il definire "guerra" lo sforzo che tutto il paese ha accettato di interpretare, con il contributo di abnegazione rappresentato da classe medica, apparati ospedalieri, volonterosi, il quadro politico del paese,  non è fuori luogo presumere che dopo la sconfitta dell'epidemia, si possa profilare una catarsi di maturità dei tradizionali rapporti sociali.

   Sicuramente, l'interpretazione dell'esperienza in corso, non può non rimescolare i presupposti del vivere civile e la fragilità dei nostri presidi di difesa  (e di molti altri paesi), nell'ipotesi di epidemie di grande diffusione. .

   Ma soprattutto dovrà trovare il suo fondamento in una dimensione pari a quella che tuttora, in varia misura, l'epidemia incombe su tutto il pianeta.

   Ogni ideologia degli ultimi secoli, dal 1700 in poi, che abbia inteso cimentarsi nella proposta di un mondo migliore, ha sempre assunto il pianeta come coefficiente di validità per l'inveramento della sua dottrina.   

   L'epilogo di questo dramma troverà il suo riscatto, se unitamente alla constatata interdipendenza  dell'ecologia, per la salvezza del pianeta, si accompagnerà, con la massima ampiezza possibile, il proposito di una sanità universale per la sopravvivenza degli uomini. 


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