sabato 30 settembre 2017

Gentiloni come Prodi: la subalternità inconscia dei nostri vertici politici di fronte ai potenti stranieri (anche se amici)

E' incomprensibile come sia potuto succedere ed è parimenti triste constatare come la maggioranza dei nostri commentatori politici, preferisca non esaminare, o non sappia valutare, i termini dell'accordo di Lione, fra il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ed il premier italiano Paolo Gentiloni.

lunedì 25 settembre 2017

Livello 2.300 miliardi del Debito Pubblico italiano ?!

Non è sempre facile interpretare la vera finalità di certe dichiarazioni politiche: se esse cioè
esprimano ambiguità proprie per rispondere ad ambiguità altrui, oppure evitino di focalizzare l'essenza dei problemi, per l'insuperabile difficoltà di risolverli.

Ma è una incognita al riguardo anche il motivo della disponibilità di prestigiosi giornali e dei loro redattori più accreditati, a sottrarsi ad un doveroso approfondimento delle scelte alternative per affrontare e tentar di risolvere i problemi più delicati.

Ne è un esempio il lungo articolo di Federico Fubini (Corsera, 24 settembre 2017) col titolo "La grande battaglia per ridurre il debito"

L'editorialista, in consonanza con il ministro Per Carlo Padoan, individua la necessità di realizzare, nell'elaborazione dell'imminente Def (Documento di economia e Finanza), un rapporto fra Pil e Debito pubblico, seppur in misura infinitesima, che registri anche solo un lieve miglioramento.

Nel lungo articolo, in una concatenazione concettuale non priva di contraddizioni, tale obiettivo viene sottolineato come la strada più indicata per riacquistare una maggior credibilità in sede europea.

La lunga ed a tratti tortuosa dimostrazione viene svolta quasi specularmente alla notizia, evidenziata a caratteri cubitali, che ci informa che il Debito pubblico italiano ha toccato in questi giorni la cifra complessiva di  2.3000 miliardi di euro.

Il pensiero che a riguadagnare la stima europea possa bastare, pur nel crescente ammontare del Debito pubblico, un'irrilevante attenuazione del rapporto fra Pil e debito, sfiora quasi il ridicolo.

Questi illustri esponenti del giornalismo e della politica non sono in grado di capire che l'elevatezza del nostro debito, già altissima nella fase dell'adesione italiana nell'euro, era funzionale alla subalternità ed all'irrimediabile status di debitore del nostro paese ?

Possono anche proseguire nella loro indifferenza di fronte ad una conversione monetaria che è stata agli antipodi del buon senso, ancor prima del rigore dottrinale e dell'aritmetica.

Dal loro stesso punto di vista dovrebbero pur avvedersi che sul piano concettuale, il Pil di per sé è insignificante dal punto di vista dell'equilibrio patrimoniale del Paese.

Basta infatti tener presente che esso dovrebbe essere corretto, anno per anno, dal calcolo degli ammortamenti di tutto quello che, nel Patrimonio nazionale, risulta passibile di deperimento e di logorio.

Merita davvero, quella descritta da Fubini ed applicata dal ministri Padoan, il titolo di "Grande battaglia per la riduzione del Debito" ?

domenica 17 settembre 2017

Caso Consip ed altro: non solo gli apparati statali nelle (non rassicuranti) deontologie professionali

La vicenda Consip, da verosimile caso di corruzione, improvvisamente, per tutt'altro che lusinghieri comportamenti germogliati all'interno dell'arma dei carabinieri e della magistratura, è assurto a non infondato teorema di progetto finalizzato all'eversione politica, con relativo connesso reato.

domenica 10 settembre 2017

Rischio generalizzato dissesto Enti locali

In data 7 settembre, "La Stampa" di Torino ha fornito ai suoi lettori un quadro complessivo dei bilanci comunali di tutto il Paese, dal punto di vista specifico delle rispettive situazioni di tesoreria.

lunedì 4 settembre 2017

Il Forum Ambrosetti, come luogo vano di esplicitazioni ottimistiche

Come è ormai tradizione consolidata, la ripresa politica autunnale si è celebrata, davanti ad un parterre di primari esponenti politici e del mondo mediatico, italiani e stranieri, ospiti del Forum Ambrosetti nella prestigiosa Villa d'Este, prospiciente il lago di Como, in quel di Cernobbio.