domenica 23 giugno 2019

Nella solitaria denuncia del gravissimo errore della conversione monetaria europea

E' assai probabile che l'editoriale odierno di Corsera - a firma Alberto Alesina e Francesco Giavazzi - col titolo "La falsa eccezione italiana", abbia motivi più che fondati.

"Il chiodo fisso del nostro governo - scrivono i due autori - nel ritenere la nostra economia incapace di crescere per colpa delle regole imposte a da Bruxelles e che pertanto esse vadano cambiate o, in caso contrario, possano essere violate, non è accettabile".

Preliminarmente non è appropriato, argomentano i due economisti, affermare che l'austerità sia la cifra che caratterizza la realtà dell'economia europea di questa fase congiunturale.

Il governo italiano è infatti l'unico a sostenerlo, mentre nel resto d'Europa, pur nel pieno adeguamento alle regole europee, l'austerità è una fase che ci siamo lasciati alle spalle almeno da due anni.

Alcuni esempi di comportamento di alcuni paesi aderenti all'euro zona, Portogallo, Spagna e Irlanda, sono infatti la riprova oggettiva della possibilità, nel pieno rispetto delle regole di Bruxelles, di ripristinare condizioni di normalità dopo avere superato fasi di estrema precarietà, comunque peggiori di quelle ora incombenti su di noi.

Insomma, è la conclusione dell'editoriale di Corsera, le regole europee non sono un problema esclusivamente nostro ed i paesi citati li hanno risolti proprio nell'applicazione confacente a quelle regole: manovrando tassi di interesse, prestiti, tagli delle spese e delle imposte.

Nulla obiettando alle argomentazioni dell'editoriale di Corsera, ci permettiamo noi in questa sede di rivendicare, senza alcun timore, di essere a nostra volta collocati nella categoria delle eccezioni, ma non false, però.

Magari in solitudine, intendiamo semmai esprimere l'auspicio che esperti analisti di (rarissime storicamente) conversioni monetarie multiple - come quella adottata dell'euro, basata, almeno per la nostra lira, esclusivamente sui listini di borsa dell'import-export - siano disponibili ad affrontare la presente tesi.

Tentino in altre parole di denegare che, con quel meccanismo di conversione, il vero peccato originale, sia stata operata una svalutazione con danni incalcolabili del nostro potere d'acquisto, dal 2001 (le transazioni bancarie già dal 1999) ad oggi e tuttora inesorabilmente operante. 

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