venerdì 6 gennaio 2017

Profili di un ipotetico momento di crisi generale europea

Mentre il 2017 muove i primi incerti passi, ci riesce difficile azzardare previsioni che attingano a vene anche sottili di motivato ottimismo.

L'anno appena iniziato non registra sintomi di ripresa economica, salvo il dar credito alle ostentate statistiche ufficiali di un aumentato potere d'acquisto delle famiglie consumatrici, derivandolo da un incremento (0,1%) dell'inflazione dell'ultimo trimestre.

L'insistenza stessa con cui viene caldeggiata, quasi come supremo elemento risolutore, l'esigenza di elevare l'asticella dell'inflazione fino al livello ottimale del 2%, non può che interpretarsi come la conseguenza di una diagnosi miope.

Cioè incapace di arguire che la deflazione (fenomeno specifico nostrano) è, nella fattispecie,
connessa all'insufficiente potere d'acquisto complessivo del pubblico consumatore italiano.

In realtà si fanno sempre più rarefatti i presupposti di una solida convivenza europea, come è comprovato dalle frequenti occasioni di quasi esplicita disistima da parte di esponenti politici dei nostri partners dell'Unione europea.

Si sta diffondendo, in aggiunta, la sensazione che solo il ripristino della pienezza delle sovranità nazionali, possa determinare un vero punto di uscita, almeno per il nostro paese, della fase di stagnazione che prosegue incontrastata da circa tre lustri.

Convinzione carica di rischi, troppi essendo i passi già effettuati che, per gli errori compiuti, determinerebbero l'impossibile reversibilità allo "status quo ante".

E tuttavia, la continuazione acritica del progetto unitario acuirebbe le evidenti criticità di cui tutti i paesi dell'Unione, anche se beneficiari del cammino percorso finora (sicuramente la Germania),
non resterebbero immuni dalle conseguenze di un fallimento, economico e politico, di dimensioni storiche.

L'augurio più fervido al 2017 non può non identificarsi con un momento di verità, nella consapevolezza che diversamente, ogni residuo afflato unitario europeo si esaurisce progressivamente ogni giorno che scorre.

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