La conversione della lira fu un fatto ipocrita e purtroppo sbagliato.
Non fu solo il governo che ne determinò l'esito nefasto, perché ad esso contribuì il silenzio dei nostri parlamentari nazionali ed europei, che anche in questa occasione, scelsero la condotta di sempre, quella di non rischiare mai posizioni critiche sull'operato negoziale, pena l'esclusione della ricandidatura.
Questo è lecito affermare dopo oltre due ore di dibattito sviluppato nel convegno di ieri sulla conversione lira-euro, e come ci ripromettiamo di dimostrare visivamente dalla registrazione dei lavori (non appena disponibile) consentendoci di conseguire due risultati.
Il primo che conferma l'erroneità dottrinale di quella conversione tale accordo, il secondo che spiega la vulnerabilità dell'euro zona, per il sotteso atteggiamento di profondo scetticismo dei paesi che lo sottoscrissero.
A noi, di questo blog, null'altro rimane che di recuperare i presupposti che un tempo assumemmo fantasticando gli Stati Uniti d'America, e di riprendere una analisi critica che nessuno ancora ha nemmeno cominciato a porre in discussione.
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