venerdì 8 gennaio 2016

Il salvadanaio elvetico

E'stato osservato da qualche lettore che, nell'elenco delle monete internazionalmente più importanti, riportato nell'ultimo post pubblicato, non era menzionato il franco svizzero.

E' un'osservazione fondata, cui possiamo trovare una sola, ma solo parziale e postuma, giustificazione.
 
Il franco svizzero è da gran tempo una moneta importante, prevalentemente come grado di affidabilità, ma ormai non più come moneta utilizzabile, per accordi internazionali ostativi, per operazioni ad alto grado speculativo.

La sua legislazione bancaria, contrassegnata da altissimo rigore contabile e parallelamente da una legislazione tributaria altamente protettiva e di quasi impenetrabile riservatezza, godeva infatti una grande attrattiva per una clientela assai diffusa in rutto il globo.

Il Franco svizzero rimane una moneta solida, con potere d'acquisto stabile, cui non ha contraddetto il cambio dello scorso anno operato con l'euro, ispirato appunto ad evitare fluttuazioni con una moneta, appunto l'euro, da alcuni dei cui paesi aderenti, la Svizzera è pressoché circondata (di sfrido, lo ricorda oggi l'editoriale di Corsera, a firma Lucrezia Reichlin).

Con quel cambio, le autorità monetarie svizzere, hanno voluto salvaguardare i detentori di franchi svizzeri, ma non certo di promuovere questi ultimi come mezzo di manovra per operazioni speculative a raggio internazionale.

Il Franco svizzero resta tuttora vantaggioso, in modo particolare per noi italiani, nel quadro dei vantaggi offerti dalla cosiddetta economia frontaliera, come si usa definire l'insieme di operazioni importanti nell'ambito quasi cellulare delle famiglie private per articoli a tassazione differenziata, come appunto, notoriamente, la benzina per consumo automobilistico.

Il salvadanaio svizzero rimane un modello monetario di rilevantissima importanza dottrinale e, salvo una sua improbabile trasformazione genetica, non sarà facilmente oggetto di operazioni speculative di cui la prosperità svizzera è stata beneficiaria come oasi di tranquillità (per periodi brevi o lunghi) a favore di monete altrui.

La Svizzera, ha nel suo Franco, in tutt'uno con le montagne che la circondano (forse anche con notevole forza di deterrenza militare), la carta d'identità della sua antica, intelligente, talvolta egoistica, politica di neutralità.

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