L’occasione è l’inaugurazione della nuova sede della Bce: un grattacielo costato 1,3 miliardi di euro, alto 185 metri, tutto rivestito di acciaio e di cristallo.
La protesta tenta di concentrarsi davanti al nuovo simbolo del potere europeo, ma un numero forse altrettanto nutrito di agenti lo impedisce.
Il corteo degenera rapidamente: si divide in più parti, pochi tentano di proseguire nella protesta pacifica ma i più si espandono nei quartieri della città e contrattaccano la polizia, distruggendo vetrine, e incendiando automobili.
Gli invitati all'inaugurazione raggiungono il palazzo di cristallo in elicottero o via acqua per raggiungere un’entrata del grattacielo, affacciata appunto sul fiume Meno.
Alla fine sono centinaia gli arrestati, i feriti e gli intossicati.
Draghi, il presidente della Bce, pur colto di sorpresa, esprime la sua comprensione: “Li capisco, serve un’Europa più solidale”.
Dichiarazione misurata ma insufficiente e addirittura ambigua, se resta confinata a un evento di guerriglia urbana.
La Banca Centrale di Francoforte è l’incarnazione di una politica monetaria, condivisibile o meno, ma sicuramente applicata male, anzi sbagliata e ingiusta alla radice.
Questo blog è nato per questo.
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