sabato 26 settembre 2015

Bagnai contro Gallino : una controversia medievale che ha dimenticato Pitagora

Su "il Fatto Quotidiano" (25 settembre, pag.13), a firma di Alberto Bagnai, apprendiamo che il dilemma "euro no/ euro sì", ha ormai una sua conclusione, nettamente sfavorevole alla moneta unica.

Dopo l'ammissione di Luciano Gallino, "decano della sociologia italiana" - racconta Bagnai - che finalmente "ha cambiato opinione", adesso "l'uscita dell'Italia dall'euro non è più una follia".

L'annosa controversia fra i due saggisti, costellata di stimmate quasi medievali (compreso un richiamo a Luca evangelista) ed il sofisticato ricorso all'opinione di altri specialisti in materia (Vladimiro Giacché ed il neo convertito alla repulsione dell'euro, Francesco Giavazzi), deve considerarsi (per Bagnai) definitivamente conclusa.

Alberto Bagnai, serio e prolifico autore (fa parte della nostra documentazione), ha usato, nella sua ricerca, un super attrezzato e poderoso naviglio di pesca d'altura, per le sue valutazioni sulla moneta unica ma, stranamente, non risulta abbia mai analizzato il vero e semplice bandolo della matassa complicata della storia dell'euro, cioè l'iniquo meccanismo di calcolo della conversione (sicuramente per la lira) che ne è l'autentico peccato originale.

Quel calcolo semplice riportato da questo blog che, con la forza primordiale del metodo pitagorico, ha reso vulnerabile, dall'inizio, non l'idea dell'euro in sé, ma l'errore colossale della sua applicazione ed il disastro di taluni (il nostro paese sicuramente) ed il vantaggio di altri (la Germania sicuramente).

Errore di cui, formalmente, non si accorse nessuno, né i due presidenti del Consiglio del 1998, Prodi e D'Alema, né Bankitalia, né il Parlamento, né la stampa, né i partiti, né i sindacati, né alcun illustre economista.........

Eppure la conversione lira/euro fu un atto vero e proprio di colonialismo monetario, di cui particolarmente i redditi fissi in lire (stipendi e pensioni) hanno sofferto e continuano a soffrire per le dannose ed incalcolabili conseguenze sul potere d'acquisto della lira, nostra moneta nazionale.

L'euro non è stata, a priori, un'idea buona e cattiva in sé ma un progetto molto male (e colpevolmente) concepito: la finestra di "lira-euro.it", intitolata "Perché questo blog", ne affronta la dimostrazione.

Non vorremmo che ora, con pari abissale superficialità si sposasse, o respingesse, l'ipotesi tout court della sua uscita.        

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